Mi chiamo Francesca e ho 25 anni. Ho sperimentato la vera pace nella mia vita da quando ho conosciuto Cristo Gesù e ho iniziato a camminare nelle Sue vie. Il Signore ha operato grandi cose per me e io sono nella gioia. Una gioia che voglio condividere con tutti.

Sono cresciuta con degli insegnamenti cristiani, durante tutta la mia adolescenza ho frequentato campi biblici per ragazzi e frequentato assiduamente le riunioni in Chiesa. Il Signore ha parlato al mio cuore proprio durante uno di questi campi. Non era sufficiente solamente sentir parlare di Dio, o appartenere ad una famiglia di credenti o essere una brava persona per essere salvata, dovevo fare una scelta personale. Scegliere di appartenere e vivere con Cristo oppure no. Avevo 15 anni quando di ritorno da Poggio Ubertini riconobbi la mia misera posizione di peccatrice e la necessità del perdono di Cristo Gesù, che aveva deciso di donarmi attraverso il suo sacrificio sulla croce. Chiesi così al Signore di entrare nel mio cuore e diventare il Salvatore della mia vita. Purtroppo negli anni successivi alla mia conversione, ci sono stati momenti in cui non riservavo a Dio il posto che Lui meritava, momenti in cui mi lasciavo vincere dal male, momenti in cui pensavo di poter fare tutto da sola dimenticando in quale Dio potente avevo deciso di credere. Ma poiché il Signore ci ama di un amore immenso, non ha permesso che io mi allontanassi da Lui, non mi ha lasciata da sola neppure nei momenti in cui io avevo deciso di tenerlo fuori dalle mie scelte, ma ha voluto scuotermi ricordandomi che io senza di Lui non posso far nulla. Dovevo ritornare a Lui, amarlo sinceramente con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima, con tutta la mia mente e con tutta la mia forza.

In quest’ultimo anno avvertivo frequenti mal di testa, così forti e insoliti che iniziarono a destarmi parecchia preoccupazione. Così iniziai ad effettuare una serie di controlli. Nel mese di Dicembre 2016 sono stata ricoverata all’ospedale di Perugia, e dopo aver fatto vari accertamenti, sono stata dimessa nell’attesa di ricevere i risultati degli esami effettuati. Il 5 Gennaio vengo contattata dai dottori per il ritiro del responso della biopsia. Ricordo ancora quella mattina, ero tranquillissima, ma i miei occhi continuavano a fissare un versetto riportato sul calendario: “Io confido in Te, o Signore; io ho detto «Tu sei il mio Dio». I miei giorni sono nelle tue mani.” Salmo 31:14-15. Bene, il Signore stava preparando il mio cuore a ricevere quella notizia, non mi stava di certo abbandonando. Non dimenticherò mai quel giorno, la mia vita è stata stravolta in un attimo. Sapere di avere un tumore a soli 25 anni e di dover affrontare delle cure dure e pesanti come la chemioterapia non è facile da accettare. Ma il Signore ha subito consolato e dato al mio cuore la giusta pace di cui avevo bisogno in quel momento. I miei giorni erano nelle sue mani, cosa potevo temere? Dio mi ha dato la forza e il coraggio di affrontare questo cammino particolare. Molte notti ho gridato a Lui, ho pianto chiedendoGli di liberarmi quanto prima da questa prova, ma Egli ha portato il peso delle mie ansie e delle mie preoccupazioni. Il Signore aveva un piano perfetto per me, migliore di quello che io potevo solamente immaginare. Non mi sono mai sentita sola, ogni qualvolta il mio cuore era assalito da cattivi pensieri o paure, Dio era lì a sostenermi.

“Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” Romani 8:37-39

Sapevo di essere una vincitrice in Cristo Gesù, perché in qualunque modo fosse evoluta la mia malattia, questa non avrebbe potuto separarmi dall’amore di Cristo. La sua Parola era per me fonte di consolazione ogni giorno, il mio cuore era sereno e pieno di pace perché a sorreggermi c’era il mio buon Padre celeste che conosceva la mia afflizione e che avrebbe di lì a poco operato potentemente. Il Signore ha combattuto per me, ha spostato quella montagna che ai miei occhi sembrava insormontabile, ha ascoltato le mie preghiere e quelle di tutti i miei fratelli e le mie sorelle. Dopo quattro mesi di cure, nella prima risonanza di controllo che mi è stata fatta non risulta più alcuna traccia di malattia. Dio ha operato il suo grande miracolo in me, a Lui davvero niente è impossibile, ha fatto più di quanto io speravo. Ho ringraziato il Signore per aver permesso questa malattia, perché attraverso di essa ho potuto sperimentare ancora una volta l’amore di Dio Padre per me, ho tastato la sua presenza nella mia vita. Non lasciamoci travolgere dalle preoccupazioni di questo mondo, e non aspettiamo di dover toccare il fondo prima di aggrapparci completamente a Lui. Lasciarci guidare da Dio e affidare a Lui completamente la nostra vita è la cosa più bella che possiamo fare, e sicuramente le benedizioni non tarderanno ad arrivare. Dio non abbandona i suoi figli!  Abbiamo un Padre speciale, amorevole, unico, eterno e compassionevole che non ci prova mai al di là delle nostre forze, che non ci lascia mai a combattere da soli. Confidiamo in Lui e non rimarremo mai delusi.

“Confidate per sempre nel Signore, perché il Signore, sì il Signore, è la roccia dei secoli.” Isaia 26:4