Ho 60 anni e mi chiamo Maria, sono nata a nuova vita 23 anni fa, il 4 novembre 1994. Dopo 10 anni che leggevo la Bibbia, il Signore Gesù ha illuminato la mia mente ed il mio cuore facendomi capire che ero nel peccato, lontana da Lui. Sulla croce Gesù aveva inchiodato il mio peccato, accettando il suo sacrificio io potevo diventare sua figlia. come dice Giovanni 3.16. Gesù mi aveva e mi ha riconciliato con Dio e mi ha dato il suo Spirito, il Consolatore (Giovanni 15.26). Dio mi donava la possibilità di comunicare con Lui, di avere un rapporto diretto senza intermediari. Il Dio dell’Universo, il Creatore di tutte le cose abitava in me e potevo parlargli in ogni momento perché non è distante da me (1a Corinzi 6:19).
Nella notte di novembre mi ha riempito di timore e tremore, ho capito che Dio e’ tre volte santo e conosce ogni mia azione. Nel Salmo 119 è scritto che la conoscenza che Dio ha di noi è troppo alta perché noi possiamo comprenderla. Tutto il nostro darci da fare e’ nulla davanti a Lui.
Il versetto che mi ha portato a Lui e’ Matteo 11:28: “Venite a me voti tutti che siete affaticati e travagliati ed io vi darò riposo”. La vita per me era fino a quel momento frenetica, piena di cose da fare, di persone da aiutare perché così facendo pensavo di ingraziarmi il Signore. Ma mi sentivo sempre insoddisfatta, inadeguata, mai sufficiente. Dio aveva in serbo per me la sua pace, non ero io che potevo arrivare a Lui, era Lui che era venuto per cercarmi ed io dovevo solo farmi trovare.
Da allora ogni giorno io mi alzo la mattina pesto, prima degli altri, perché voglio iniziare incontrando il mio Salvatore, la persona più importante della mia vita. Posso dire con certezza che se confidiamo in Lui con tutto il cuore, se facciamo di Lui il nostro rifugio, Lui non ci delude mai. Egli ha promesso di non abbandonarci, di non lasciarci mai soli. E di questo io posso dare testimonianza.
Dio mi ha chiamato per nome, ora appartengo a Lui e ogni cosa che mi trovo a vivere e’ sotto il suo controllo sovrano. Lui ha vinto per me il tumore che ho avuto nel 2000. Ha piegato al suo volere il cuore di medici venali.
Quindi ha portato mia figlia e anche mio genero a conoscerLo. Mi ha sorretta, assistita, dato forza, nei 10 anni di malattia di mia figlia. Ed ha riversato la Sua potenza su di lei. Io l’ho vista camminare dopo che era rimasta paralizzata, l’ho vista guarire da una paresi facciale. Ho sentito l’amore e la forza delle preghiere dei miei fratelli in fede per tutto il periodo della sua malattia. E la grazia del Signore mi ha sempre circondato. Lui è l’oggetto della mia adorazione, della mia preghiera, della mia riconoscenza, del mio perenne ringraziamento.
Ora, alla fine di questo mio dire, voglio cogliere l’occasione per invitare me stessa e coloro che leggono a confidare sempre nel Signore, perché il Signore e’ la Roccia nei secoli (Isaia 26:4). Per cui cerchiamolo con tutto il cuore e Lui si lascerà trovare perché è scritto in Geremia 13: “Voi mi cercherete e mi troverete perché mi cercherete con tutto il cuore”. Egli non delude mai, la sua presenza va avanti a noi ed è la nostra retroguardia, amen.